venerdì 18 gennaio 2008

La Festa di "Sant Antuon"

Cancello ed Arnone,li 17/1/08 mattia branco


Anche a Cancello ed Arnone si festeggia S.Antonio Abate. Una tradizione che nel nostro paese si tramanda da padre in figlio. La festa si celebra con grandi falò intorno ai quali si riuniscono parenti ed amici e durante i quali si beve vino di stagione, si mangia salciccia e carne alla brace e si canta fino a tarda notte quando i falò finiscono di bruciare. E’ anche un momento di incontro per socializzare, molti si spostano da un falò all’altro per tutta la notte cantando e anche ballando intorno al fuoco. Le festa di S.Antonio è una festa che affonda le sue radici nel tempo. S.Antonio Abate passa come il protettore degli allevatori e del bestiame in genere, in particolare maiali e cavalli. Ma è anche protettore di molte attività che si collegano agli animali:tosatori, fabbricanti di tessuti, guantai, macellai, droghieri e salumieri. Protegge anche gli animali dalle malattie. Per il suo dominio sul fuoco è invocato anche contro gli incendi e le malattie della pelle. E’ anche il protettore dei becchini perché si dice abbia sepolto cristianamente l’abate Paolo. Nel nostro paese ci sono stati tramandati alcuni proverbi: “Sant’Antuon lampe e tuone”; “Sant’Antuon tèccte ‘o vviècchio e damme ‘o nuovo”.Altri proverbi di altre regioni: “Sant’Antonio dalla barba bianca se non piove la neve non manca” che sta ad indicare che questo giorno è il cuore dell’inverno. “Sant’Antonio fa il ponte e S.Paolo lo rompe” che significa che il 17 gennaio gela che ci si può passare sopra, il 25 gennaio cominciano a sciogliersi le gelate.Creò anche l’Ordine Ospedaliero degli Antoniani che per sfamare i poveri allevavano maiali che scorazzavano per la città affidati alla pubblica carità.

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